Impianti antincendio: caratteristiche e tipologie

impianto antincendio industriale
Gli impianti antincendio sono costituiti da un insieme di apparecchiature idrauliche, elettriche ed elettroniche e servono per la prevenzione, l’allarme e l’estinzione di incendi in luoghi chiusi.

Gli impianti antincendio sono costituiti da un insieme di apparecchiature idrauliche, elettriche ed elettroniche e servono per la prevenzione, l’allarme e l’estinzione di incendi in luoghi chiusi.
Ogni tipologia di impianto antincendio è regolata da una specifica normativa e, a seconda dei diversi ambienti e della loro classe di rischio, è fondamentale progettare e installare un tipo di impianto antincendio piuttosto che un altro.

Tra gli impianti antincendio distinguiamo:

1. impianti di rilevazione, segnalazione e allarme di incendi;

2. impianti di estinzione o controllo incendi di tipo automatico o manuale;

3. impianti di evacuazione del fumo e del calore.

impianto antincendio soffitto

1. Gli Impianti di rilevazione incendi (UNI 9795/21)

I sistemi di rivelazione incendi sono sistemi che rilevano solitamente più di un parametro di rischio incendio (fumo, temperatura e fiamma) e sono costituiti da diversi componenti:

– rivelatore;

– punti di segnalazione manuale;

– centralina di rivelazione;

– dispositivi di allarme;

– dispositivo di trasmissione allarme;

– alimentazione dell’impianto.

I sistemi di rivelazione incendi individuano l’incendio e mediante un allarme ottico/acustico e sirene viene inviato un allarme e azionati gli sganci elettromagnetici per attivare la chiusura delle porte tagliafuoco, aprire gli evacuatori di fumo e calore, chiudere le serrande tagliafuoco presenti nelle canalizzazioni dell’aria, ecc…

caratteristiche impianti antincendio

2. Impianti di estinzione o controllo di incendio di tipo automatico o manuale

Gli impianti di estinzione si dividono in:

a. impianti semifissi (azionati manualmente);

b. fissi (azionati in automatico);

c. speciali (possono essere sia manuali che automatici).

a. Impianti semifissi (UNI 10779/21)

Sono costituiti essenzialmente da idranti (UNI45 e UNI70), naspi (UNI25) e tubazioni: gli impianti ad idranti e naspi sono azionati manualmente e sono apparecchiature che utilizzano l’acqua come agente estinguente per la lotta contro l’incendio. La rete di distribuzione dell’acqua viene garantita da tubazioni (interrate o installate a vista all’esterno o all’interno degli ambienti).
impianti anticendio cabina

b. Impianti fissi (UNI EN 12845/20 e NFPA 13)

Si intendono gli impianti sprinkler che utilizzano l’acqua come agente estinguente e si azionano automaticamente in caso di incendio: sono costituiti da ugelli o “testine” dotate di un elemento sensibile al calore che si aprono automaticamente al raggiungimento di una certa e determinano quindi la fuoriuscita di acqua nell’area interessata in caso di incendio. 

impianto antincendio soffitto

La rete di distribuzione dell’acqua viene garantita da tubazioni (interrate o installate a vista all’esterno o all’interno degli ambienti) e normalmente è alimentata da un sistema di pressurizzazione antincendio in grado di garantire i dati prestazionali richiesti dalla normativa vigente.

Gli impianti sprinkler possono essere costituti da:

  • sistemi a umido: l’agente estinguente è acqua in pressione.
  • sistemi a secco: l’agente estinguente è aria in pressione. Questa tipologia solitamente viene usata negli impianti soggetti al gelo (per esempio autorimesse) o a vaporizzazione dell’acqua (siti ad elevate temperature). Alla rottura dell’elemento termosensibile delle testine, si verifica un abbassamento della pressione dell’aria e contestualmente lo svuotamento dell’aria contenuta all’interno verso l’ambiente esterno. 
  • sistemi a preallarme (o preazione): costituiti da un impianto a secco ma la valvola di alimentazione dell’impianto è comandata da un sistema di rilevazione antincendio. Sono adatti negli ambienti ove si vuole evitare un intervento accidentale dell’impianto di estinzione (per esempio locali CED, sale di controllo, librerie, archivi documenti di valore e celle frigorifere).
  • sistemi alternativi: costituiti da una valvola di alimentazione a umido e una a secco: a secco durante i mesi invernali in quanto l’impianto alla base della valvola di alimentazione è caricato con aria compressa, mentre nei periodi rimanenti dell’anno il funzionamento dell’impianto è a umido.
  • sistemi a diluvio: sono costituiti da erogatori privi di elementi termosensibili ma la fuoriuscita dell’acqua dagli erogatori è asservita ad un sistema di rilevazione incendi separato e da un sistema di attivazione manuale supplementare. Tale tipologia di impianto viene normalmente utilizzata ove il rischio di incendio è elevato con produzione di incendi di grandi entità che richiedono ingenti quantitativi d’acqua per garantire lo spegnimento.

c. Impianti speciali

Utilizzano agenti estinguenti alternativi all’acqua e all’aria, possono essere ad azionamento sia manuale che automatico e sono costituiti da:

  • sistemi di estinzione a saturazione mediante gas inerti, chimici o CO2 (UNI EN 15004, NFPA 2001 e NFPA 12): sono costituiti da bombole contenti il gas inerte, da una rete di distribuzione del gas realizzata con tubazioni fisse metalliche e da appositi ugelli. Vengono impiegati per proteggere dall’incendio ambienti chiusi (per esempio cabine elettriche, locali CED, cunicoli porta cavi, ecc…) e sono azionati solitamente in modo automatico mediante un sistema di rilevazione incendio.
  • sistemi a nebulizzazione d’acqua / water mist o water fog(UNI EN 14972/20): come agente estinguente utilizzano l’acqua in forma atomizzata con il vantaggio di sfruttare l’effetto della vaporizzazione mediante piccole gocce d’acqua in grado in modo efficace di eliminare l’ossigeno, elemento basilare presente nella reazione chimica della combustione. Vengono impiegati per contrastare efficacemente per saturazione il rischio di incendio in un intero reparto o in determinate zone, come negli edifici scolastici, biblioteche, edifici storici, o per attività presenti all’interno di industrie (sala macchine, sala prova motori, tunnel ecc…).
  • sistemi ad aerosol: l’azione di spegnimento si basa su due azioni, una chimica e una fisica. L’azione chimica prevede di agire sugli elementi della combustione mediante reazione chimica, mentre l’azione fisica è determinata dalla saturazione dell’ambiente. Tali impianti vengono impiegati normalmente per proteggere dagli incendi ambienti caratterizzati da spazi ristretti, per esempio cabine e quadri elettrici, depositi di combustibile, biblioteche, locali storici, ecc…
  • sistemi a schiuma (UNI 13565, la UNI 1568, NFPA 11, NFPA 16 e NFPA 30): utilizzano una miscela di acqua e schiuma per l’estinzione dell’incendio. Solitamente vengono impiegati per spegnere incendi provocati da liquidi infiammabili e per proteggere ambienti pericolosi come impianti petrolchimici, stoccaggio di pneumatici, depositi di rifiuti, ambienti presenti in industrie ad alto rischio.

3. Gli impianti di evacuazione di fumo e calore (UNI 9494)

I sistemi di evacuazione fumi e calore (EFC) in caso di incendio servono per mantenere la porzione dell’ambiente occupato dalle persone priva di fumo e calore prodotto dall’incendio.

Gli evacuatori si differenziano in:

  • SENFC: sistemi di evacuazione naturale fumo e calore vengono installati a soffitto e/o a parete e garantiscono l’espulsione del fumo e del calore mediante semplice aspirazione naturale;
  • SEFFC: sistemi di evacuazione fumi forzato e calore garantiscono l’espulsione del fumo e del calore mediante estrattori (ventilatori) motorizzati.

La manutenzione degli impianti antincendio

La manutenzione degli impianti antincendio è normata dai regolamenti nazionali e scadenzata per ogni componente, comprese le luci di emergenza e le porte tagliafuoco. Il rispetto della normativa sul rischio incendio si affianca alle regole previste dall’organizzazione interna aziendale, che prevedono la formazione specifica del personale. 

Impianto antincendio industriale

Una corretta organizzazione delle procedure antincendio, infatti, è fondamentale per ridurre il rischio di errori umani ed è un aiuto prezioso nel caso dovesse svilupparsi un rogo all’interno dei locali. 

Ogni infrastruttura è diversa: progettare e realizzare un impianto antincendio, così come occuparsi della sua manutenzione periodica, nel rispetto di tutte le leggi, richiede l’intervento di una squadra di professionisti. Per il tuo locale industriale o commerciale, affidati a Stanzani: contattaci per un preventivo o per avere informazioni! 

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